Le radici della wire art – Alexander Calder e Ruth Asawa

L’arte del fil di ferro è una tipologia di scultura diffusa attualmente, ma che vanta predecessori illustri. Tra questi troviamo il grandissimo Alexander Calder,  (Lawnton, 22 luglio 1898 – New York, 11 novembre 1976) scultore statunitense, famoso per l’invenzione di grandi sculture di arte cinetica (mobile), si dedicò anche alla pittura, alle litografie e alla progettazione di giocattoli, arazzi, gioielli, e piccole sculture in fil di ferro, meno note. Ne realizzò la maggior parte negli anni parigini, 1926-1933, e queste sculture raffigurano per lo più volti e corpi umani. https://www.pinterest.it/mrghrtts/alexander-calder/

Ritratto di Joan Mirò, Alexander Calder, 1930
Ritratto di Joan Mirò, Alexander Calder, 1930

Un’altra artista che operò con il fil di ferro fu Ruth Asawa (24 gennaio 1926 – 5 agosto 2013), scultrice americana di origini giapponesi. Negli anni ’50 Asawa sperimentò sculture a filo all’uncinetto, che rappresentavano forme astratte, geometriche e tridimensionali. Ha imparato la tecnica di base in Messico, dove gli abitanti del villaggio usavano una tecnica simile per fabbricare ceste di filo zincato.  Nonostante la sua tecnica scultorea assomiglia alla tessitura Asawa non ha studiato l’arte tessile né ha usato materiali in fibra. https://www.pinterest.it/mrghrtts/ruth-asawa/

Mi interessava l’economia della linea, creare qualcosa nello spazio, racchiuderlo ma non limitarlo: è ancora trasparente. Mi sono resa conto che se volevo realizzare queste forme, che si intrecciano ancora e ancora, potevo solamente farlo usando una linea, perché una linea può andare ovunque.


Martin, Douglas (August 17, 2013). “Ruth Asawa, l’artista che tesseva il ferro”

Untitled (S.210), 1958

Untitled (S.210), 1958